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Al termine della solita riunione familiare per decidere la meta delle nostre vacanze, spunta il nome di Praga la città più romantica d’Europa famosa per le sue guglie…. e per la sua birra! Partenza da Bergamo questa volta con la Wizz air compagnia ungherese che si è dimostrata molto efficiente e puntuale. Arriviamo a Praga alle 10 del mattino depositiamo i bagagli in Hotel, prendiamo il metro e scendiamo a Nàmésti Republiky. Manca circa mezz'ora a mezzogiorno e con la
Birroviaggio indicato per tutti gli appassionati di birra che si trovano in vacanza con la famiglia e devono cercare di far convivere le due cose.
scusa di dirigersi in piazza dell’orologio per assistere al cambio dell’ora, passiamo per via Celetnà per far sosta da U Supa. Purtroppo il locale che avevo frequentato più di 20 anni fa si è trasformato in un bel ristorante, comunque da buon nostalgico, entro e inizio la mia vacanza con una Gambrinus da mezzo.
Dissetato guido la compagnia in piazza dell’orologio (stromèstkè Nàmèsti) fatte le solite foto di rito ci dirigiamo, attraverso la via Karlova, verso il Ponte Carlo. Dato che è quasi l’una propongo di andare a mangiare qualcosa al di là del ponte in piazza Malostranskè. Qui entriamo alla Pivnice (birreria) U Glaubicu, e visto che la Coca Cola
costa il doppio di una birra da mezzo, ordino subito una Pilsner Urquell che mi viene servita con parecchia schiuma in un boccale panciuto. Sarà la sete, sarà la delusione della Gambrinus bevuta in precedenza un po' svampita, ma mi sembra veramente eccellente. Mentre sorseggio la Pilsner faccio un giro per il locale e scopro un’altra bella sala a fianco ed una sottoscala con bancone adiacente attrezzato con 4 spine. Risalgo in superficie perché è arrivato il gulasch (o gulas come viene chiamato qui) ed assieme a lui un’altra Pilsner. Terminato il pranzo facciamo un giretto per Malà strana (la città piccola) che è veramente carina. Rientramo verso il centro passando sempre sul Ponte Carlo e riattraversiamo la via Karlova, questa volta però faccio fare alla comitiva una piccola deviazione, sono le 17 circa e si può andare a prendere una sana merenda in una delle birrerie più vecchie e tipiche di Praga “U Zlateho Tygra”. Qui il locale è proprio come me lo ricordavo:
corridoio strettissimo all’entrata ed accesso al locale direttamente a fianco del banco delle birre. La sala non è molto grande e tutti i posti a sedere sono occupati, dato che oltre a non trovare posto nel locale si fuma, la famiglia mi abbandona per andare a fare shopping e così solo soletto cerco di
Favolosa! Anche qui viene servita nel boccale panciuto con grande maestria da Marek (non trovando posto sono stato in piedi al banco ed ho scambiato quattro chiacchiere con il barman). Dato che una non basta per consolarmi dall’abbandono ed oltretutto devo farmi coraggio per affrontare i negozi, faccio il bis e per essere sicuro anche il ter. Verso le 19 esco più che soddisfatto e, ritrovata la famiglia (un po’ inferocita) per farmi perdonare li porto a cena nel più bel ristorante della zona:“U sedmi andelu” (ai 7 angeli) che si trova in una laterale di Via Karlova e qui chiudiamo la giornata. Il giorno successivo (lunedì)
iniziamo la giornata con la visita al castello di Praga (Prazsky hrad) veramente bello con la cattedrale di San Vito, il Vicolo d’oro, la Basilica di San Giorgio, il Palazzo Reale ecc. praticamente tutto quello che serve per lasciare la famiglia a bocca aperta ed affamata. Infatti la nostra visita termina verso le 13 e scendendo dal castello, casualmente, capitiamo in Loretànské nòmésti e come d’incanto ci appare di fronte “U Cerného vola” un’altra delle birrerie storiche e famose di Praga.
Qui per accompagnare una deliziosa fetta di formaggio impanato, mi prendo una Velkopopovicky Kozel chiara dal gusto leggermente amaro e dal colore dorato. Dato che và giù velocemente (solamente 4 gradi) e che il castello mi ha messo sete, ne ordino subito un’altra. Dopo il formaggio prendo anche una specie di frittatina alle erbe questa volta accompagno con
una Kozel Cerny (scura), anche questa leggerina (3.8 gradi) prodotta con malti scuri che rendono scura anche la sua schiuma. Dal sapore caramellato (abbastanza tipico delle scure di Praga) è considerata una delle migliori birre Ceche di questa tipologia. (a vinto il premio di miglior birra scura dell’anno per 7 volte).Terminato il pranzo, visto che la famiglia è un po’ stanca, ci dirigiamo verso l’albergo per un riposino. Dato che io non sono per niente stanco e l’occasione fa l’uomo…..assetato, piazzata la famiglia prendo il metro e scendo a Pavlova, all’uscita prendo a sinistra e dopo circa 100 metri a destra prendo la via “Na Bojisti” dove al nr. 12 trovo “Hostinec U Kalicha”.
Questa birreria è piuttosto grande (ed anche un po’ turistica) già all’entrata ci sono le vetrina con l’esposizione dei vari gadgets (magliette, cappelli, spille, bicchieri ecc.) con l’effige del soldato Svejk. Non appena metto piede nella sala mi si fa incontro Pavel (che in seguito ho scoperto essere uno dei
due fratelli Topfer proprietari della birreria) che molto gentilmente (a differenza dei camerieri) mi fa accomodare ad un tavolo (qui non si usa bere al banco). Ordino una birra e mi arriva una Prazdroy birra pils prodotta a Plzen da litro! Anche questa molto buona, meno gasata e meno luppolata della Urquell ma altrettanto “beverina”. Dato che ho i minuti contati (la famiglia mi aspetta) non posso concedermi il bis e congedatomi da Pavel rientro in albergo. Da qui riprendiamo il metro e ci dirigiamo a Novè mésto (la città nuova), questa parte di Praga è sicuramente più animata ma a parte la piazza Venceslao non c’è molto da vedere. In compenso da qui porto la famiglia verso la Moldava per una passeggiata lungo il fiume, passando, sempre casualmente, per Jungmannovo Nàmèsti dove troviamo “U Pinkasu” e entriamo a berci una Pilsner Urquell. Gran bel ristorante dove però la birra rimane sempre eccellente. Continuiamo la passeggiata in direzione del fiume e a grande richiesta da parte di tutti andiamo verso via Kremenkova dove al nr.11 si trova la famosissima birreria “U Fleku”.
Personalmente ero un po’ scettico dato che questa è si una delle birrerie più famose ma è sicuramente anche la più turistica. Ma dato che la famiglia insiste non posso esimermi da accontentarla (e da bermi comunque una birra). Ritrovo la birreria ed anche il beergarden restaurati alla perfezione (come la maggior parte dei locali qui a Praga) ma perlomeno è rimasta la tradizione per cui basta sedersi che senza ordinare arriva subito una birra e non appena terminata ne portano immediatamente un’altra bellissimo!. Qui infatti ci sono ancora i camerieri che girano con in spalla dei vassoi con una ventina di birre pronte per essere
scaraventate sui tavoli poi, sempre come da tradizione, per ogni birra viene fatto un segno su un foglietto che fungerà da contatore per il conto finale. Visto che siamo tutti d’accordo e che si è fatta ormai ora di cena, decidiamo di finire qui la serata con un gulasch e qualche Flekovsky Lezak (4.2° circa) la tipica birra
prodotta da U Fleku, scura e dal sapore abbastanza dolciastro. Siamo arrivati all’ultimo giorno e come sempre il mattino è dedicato alla cultura: questa volta ci dirigiamo verso il quartiere ebraico che a mio avviso và visitato. Verso mezzogiorno solita passeggiata sul ponte Carlo e panino presso uno dei vari locali che si trovano nelle vie e nelle piazze di Praga accompagnato da una Budejovicky Budvar. L’ultimo pomeriggio lo passiamo nell’isola di Kampa dove trovate diversi locali che servono la Krusovice, sia chiara che scura, birra prodotta dalla Kralovsky e l’intramontabile e buonissima Staropramen una chiara dalle sfumature rossastre che a mio avviso è forse la migliore che ho bevuto a Praga. In serata mi metto alla ricerca del mitico “U Svateho Tomase” ma ahimè quando arrivo in via Letenska al nr.12 scopro che è stato chiuso ed al suo posto c’è una ditta di trasporti. Così affranto termino la mia vacanza birraria da dove l’avevo iniziata: decido infatti di dare un’altre chance a “U Supa” e decidiamo di andarci a cena. Devo dire che a livello di ristorante è più che buono, purtroppo come ho già detto, anche questo locale ha perso il fascino di un tempo. Terminata la cena vado a bermi l’ultima birra da “U Slateho Tygra”, una delle poche birrerie rimasta tale a come me le ricordavo e dove si può trovare, oltre ad un’ottima Pilsner Urquell, quello che io e Denis definiamo il tipico “odore di Praga”.
consolarmi ordinando una Pilsner Urquell ...
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