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Glasgow_2009
Partenza con volo Ryanair da Bergamo Orio al Serio ed arrivo in perfetto orario all’aeroporto di  Prestwick. Qui ci aspetta un autobus (gratuito) che ci porta alla stazione centrale di Glasgow. (Quando farete il biglietto di ritorno esibite la prenotazione Ryanair otterrete uno sconto del 50%).
Dalla stazione ci dirigiamo al nostro albergo (un pochino distante) e
depositati  i  bagagli diamo  inizio  alla ricerca  dei pub.  Alle ore 14 (in perfetto  orario per  il  fischio di inizio di Dundee-Celtic) entriamo al The State al nr.148 di Holland Street (due passi dal nostro albergo!).
Buona scelta di Real Ales, il barman ce ne fa assaggiare un paio e dato che un antico proverbio ceco dice “una buona di birra può essere giudicata con un sol sorso, ma è meglio essere completamente sicuri”, decidiamo di esordire con una pinta e prendiamo una Theakstons Paradise Ale 4,2%.Buona famosa per l’utilizzo del luppolo “Cascade” ma poco “bitter” per noi. Dato che dobbiamo ancora reintegrare le energie spese sulle ripide strade di Glasgow che portano al nostro Hotel, decidiamo di provare anche una Caledonian Deuchars Ipa 3,8% (forse la Real Ale più comune qui in Scozia infatti è l’ultimo produttore di birra rimasto dei 40 esistenti ad Edimburgo) più luppolata ed aromatica della prima e chiudiamo il pub con una Houston Killellan 3,7% anche questa
non molto amara. Dato che allo State non si mangia, percorriamo la Sauchiehall street ed entriamo al Lauders  per uno small fish and chips e visto che non hanno neanche una pompa, ci prendiamo una Velvet Tennents alla spina. Il Pub và bene per uno spuntino ma non per quel che riguarda le Real Ales, o forse è il giorno sbagliato e bisognerà tornare.
Rifocillatici partiamo alla volta del mitico Bon Accord in North Street al nr.153. Grande scelta di Real Ales, ci stanziamo al banco e come aperitivo ci facciamo una Clydesale 3,8%. Qui facciamo amicizia con degli scozzesi, veramente cordiali e ci offrono un giro di Bitter and Twisted luppolata a dovere very good!! Lasciati i nostri simpatici amici  ci mangiamo una bistecca, quindi ritorniamo al banco per chiudere la serata con un paio di Northern Light della Orkney Brewery veramente buone. Ma il gestore che avevamo precedentemente conosciuto allo State durante una sua "pausa" ci propone un'assaggio di una nuova real ale appena aperta davvero ottima e ce la serve in due bicchierini da whysky. Ora però stanchi del viaggio e dell'intenso pomeriggio, ci dirigiamo all'albergo per essere in forze per la giornata successiva che si preannuncia molto interessante e ricca di attività. E  quindi  il giorno
dopo si riparte: ci dirigiamo alla  Queen Street Station dove  prendiamo il
treno che in un’ora ci porta ad Edimburgo. Qui iniziamo l’esplorazione dei pub del Royal Mile. Anche se siamo in Gran Bretagna scendiamo tenendo la destra alla ricerca dei pub scozzesi. Ci fermiamo al Deacon Brodie’s al numero 435 di Lawnmarket e comunque facile da individuare situato sull'allangolo della salita principale che porta alla Royal Mile e ci prendiamo una “Deuchairs Ipa” alla spina buona ma con un piccolo neo: anziché servircela nella solita pinta ci viene servita in un boccale di tipo tedesco; qualcosa non quadra .... Pub bocciato! Continuiamo la discesa della Royal e "Passando" per il The Jolly Judge arriviamo al World's End, Pub veramente bello dove si può anche mangiare; dato che non siamo  affamati
ci dedichiamo alla birra e prendiamo una Belhaven St.Andrews che si presenta con un bel colore rosso rubino, moderatamente effervescente e con una schiuma densa e cremosa simile a quella delle  stout irlandesi  o scozzesi  (Beamish, Guinness, Tennent's ecc.)
che crea come un tappo che racchiude le fragranze per liberarle solo al momento dell'assaggio e si percepiscono delle note affumicate e secche con un amaro accentuato di stile scozzese, con chiare propensioni al sapore di malto torrefatto e al caffè tostato. Qui conosciamo
qui conosciamo  tre  simpatici  ragazzi  scozzesi  ed  assieme  a loro ci facciamo un altro giro di Belhaven. Proseguiamo fino in fondo al Royal Mile ed arriviamo ai piedi di Holyrood hill. Qui eseguiamo un’inversione a U ed iniziamo ad esplorare il lato sinistro del Royal Mile. Ci fermiamo al Jenny Ha’s; bello ma purtroppo hanno esaurito le Real Ales e così per accompagnare un fish and chips ci prendiamo una  John  Smith.  E  poi
dopo la pausa cibaria di nuovo al "lavoro": Scotsman's Lounge, Ensign Ewart, The Royal Mile Pub, The Tolbooth Tavern, sono solo alcuni di quelli che ci ricordiamo.
Edimburgh Pubs
Rientrati a Glasgow per ora di cena ci dirigiamo al The Counting House in Saint Vincent Place. Anche se non è proprio tipico è un pub molto bello e la Real Ale, di cui c’è una vasta scelta, costa solamente 1,79 sterline (negli altri pub il prezzo si aggira intorno alle 2,50 sterline). Ordiniamo un Haggis e ci beviamo una Barnstormer,(la riconoscete dal leprotto in corsa raffigurato nell'etichetta ) birra con un   forte  retrogusto di  tostatura   con    forti   aromi    erbacei.
Proviamo una Fortininer della Ringwood Brewer che però non ci soddisfa. Usciamo e quasi di fronte troviamo il Drum & Monkey in St.Vincent Street, entriamo e ci prendiamo una Caledonian 80 la birra campione di Scozia una ale tradizionale scozzese prodotta dalla Caledonian    Brewery 
utilizzando solo ingredienti della migliore qualità. Il suo aroma è maltato e fruttato con sentori di lampone; buon bilanciamento tra dolce e amaro con retrogusto asciutto luppolato. Da sottolineare che in questi  ultimi   due   pubs la  cucina  rimane  aperta fino alle 22.00.
La giornata finisce al The Junction Bar  in West Gorge Street  dove ci prendiamo una  Belhaven Best alla spina dal colore rosso tenue con un fine cappello di schiuma fine dovuto alla spillatura in carboazoto. Al naso offre un fine aroma  di malto lavorato con una luppolatura leggera con
sentori fruttati. Forse un pò troppo sul dolciastro per una bitter, presenta tuttavia un'interessante nota di tè finale; la bassa gradazione alcolica (3,9 %) la rende una birra facilmente assimilabile e dissetante. La scelta era ricaduta su questa birra in quanto l’avevamo vista, assieme alla Tennent’s, in tutti i pub in cui ci siamo fermati ed avevamo notato che molta gente del posto la ordinava al posto,  delle Real Ales. Ma noi dobbiamo finire la giornata con una "Real" di qualità e così tentiamo una pinta al The Pot Still al 154 di Hope Street. Qui beviamo una Banner’s Bitter che ci soddisfa parecchio e così, finalmente paghi, prendiamo la strada dell’albergo.
Purtroppo siamo arrivati all’ultimo giorno, domani mattina alle 9.00 infatti prenderemo a Prestwick l’aereo che ci riporterà a casa. Decidiamo così di dedicare la mattinata, non un minuto di più, ad un giro turistico, alle cartoline ed all’acquisto di qualche souvenir. Sono le 12,30 e dato che non siamo venuti in  Scozia  per  divertirci ...
iniziamo a lavorare ed entriamo al Goose in Union Street (la strada che costeggia la Central Station). Il pub, piuttosto grande, è molto frequentato (anche qui si può mangiare) soprattutto da gente di mezza età che si gusta qualche ottima birra. Oltre all’immancabile Caledonian Deuchars, alla pompa troviamo anche la Marston’s Pedigree, la Shepeard Neame Spitfire e la Old Speckled Hen. Optiamo per quest’ultima, OTTIMA . Parzialmente dissetati riprendiamo  strada
ed imbocchiamo Argyle Street al nr.62, entriamo in un “Close” (i cortili scozzesi) e varchiamo la soglia dello Sloan’s. Qui troviamo la “Kelburn Goldhops” vincitrice della Scottisch Beer Competition del 2007; fruttata e  buona. In questo locale al piano superiore c’è una sala   da  ballo  ed   ogni venerdì si può assistere ad

uno spettacolo di balli popolari. Proseguiamo fino al termine di Argyle Street  ed all'incrocio giriamo a destra verso Stockwell Street dove al numero 112 entriamo al noto The Scotia Bar il Pub più antico di Glasgow. Da oltre 200 anni infatti in questo locale si mesce dell'ottima birra e quasi ogni sera c'è musica dal vivo. Sebbene il pub sia un po' turistico il consiglio è di andarci ugualmente, è molto bello e vi si respira un clima scozzese di periferia con anche ottimi piatti ed inoltre  è molto  facile  fare  amicizia  con  "esemplari"  del posto.
Quindi, dato che sono quasi le 14.30 pranziamo con due ottimi “Traditional Scottish Stovies” (praticamente lo stufato Scozzese) e lo accompagnamo con una coppia di Ipa Green King 3,6%, una real ale luppolata del Suffolk Inglese che rilascia profumi  secchi di  luppolo,  ma   anche  note   dolci
di caramello,  liquirizia  e mandorla;  una birra sicuramente dissetante ma anche impegnativa e  per molti  non  facile  da bere proprio per le accentuate  note   d'amaro   che  la  rendono  appunto  peculiare  e rinfrescante.Ottima birra da conversazione, da aperitivo e fine pasto.
Qui conosciamo Ciron un simpatico Irlandese trapiantato a Glasgow, e dato che parlare secca la gola, ci prendiamo anche una Deuchars. Assieme al nostro nuovo amico continuiamo sulla strada ed entriamo al The Clutha e ci prendiamo una pinta di Goldi   Hops   3,8%;  
conosciamo anche il barman e la cameriera e per non far torto a nessuno offriamo un altro giro a tutti e questa volta ci prendiamo una Piper’s Gold una tra le migliori bitter di Scozia del 2007. Ciron, tifosissimo dei Celtic, vuole assolutamente portarmi allo Store ufficiale della squadra per farmi comprare la maglia per mio figlio e fatto l'acquisto è giunto il momento di salutarsi; lo facciamo al The Auctioneer's Bar al numero 6 di North Court dove Ciron da fedele irlandese si tracanna una Guinness e noi rimaniamo sempre sulle real
e proviamo una Theakston Best Bitter della Black Sheep Brewery, inglese dello Yorkshire, dorata e piacevolmente luppolata  con dei leggeri sentori di nocciola. Si è fatta quasi ora di cena e al Toby Jug a due passi dalla stazione centrale dei  treni,  di  aperitivo
prendiamo una Timothy Taylor caratterizzata  da  un secco amaro finale con note fruttate che ne fanno una birra eccezionale ma semplice al palato con un equilibrio molto apprezzabile
Per cena invece entriamo al The Maltman dove, però non troviamo neanche una Real Ale e così mangiandoci una grigliata mista ci beviamo una John Smith. Chiudiamo da dove abbiamo iniziato, da quello  che a  nostro  modesto   avviso è  risultato  il  pub  migliore:
The  State .

Qui esordiamo con una Jack (molto pubblicizzata sul Wath’s Brewing) che non ci esalta, ma visto che l’hotel è vicinissimo non ci fermiamo e chiudiamo la serata con una pinta di Edimburgh 3 ed una di Theakston Paradise.
William Wallace - Braveheart
Purtroppo anche questo birroviaggio volge al termine ma rientriamo a casa soddisfatti di quest’esperienza scozzese e con l’amaro in bocca…..della Real Ale!!!
"Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente..."
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