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"Un sorso di capitale ..."
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Rygby's
The Nova Scotia
The Knights Templar
Standige Vertretung
The Poste House
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The Yorkshire Terrier
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Brauhaus Mitte
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(questa volta per smaltire le birre) ci incamminiamo lungo il viale „Unter den Linden“ fino a giungere davanti alla maestosa Porta di Brandeburgo. Per l’occasione degli europei la troviamo, assieme a tutto il viale che conduce al Grosse Stern (il famosissimo angelo dorato) ricoperta di maxi schermi. Fatte le foto di rito ci dirigiamo nella vicina Cora Berline Strasse dove si trova il memoriale per gli ebrei europei vittime del nazismo: costruito vicino a quello che fu il bunker di Hitler è composto da una serie di 2711 blocchi di cemento che danno l’idea di una grande onda o di un campo di grano sferzato dal vento. Ci fermiamo un attimo per riposarci in un bar li vicino esattamente al “Denk-mal lounge” dove, mentre gli altri devono un caffè io mi gusto una Berliner kindl un’ottima pils, fresca e servita bene. Ritorniamo velocemente in Hotel per una rinfrescata e poi ripartiamo alla volta di AlexanderPlatz; la piazza, immensa, non è bellissima (si nota lo stile Stalinista), da segnalare la torre della televisione (Fernsehturm), “l’orologio del mondo” (che riporta le ore di tutto il continente), la chiesa Marlenkirche ed il municipio rosso (rotes Rathaus) per cena la famiglia vuole tornare al Maximilian ma prima riesco a convincerli che un’aperitivo lo possiamo prendere nella vicina Brauhaus Lemke che si trova in Dircksenstrasse sotto la S-Bahn (il treno di superficie). Il locale è molto bello ed alla fine li convinco a fermarci qui e a provare, visto che fa freddo, la loro Goulash soup. Io invece provo una Lemke dunkelWeizen, hell ottima. Per l’ultimo giorno abbiamo prenotato la visita al parlamento il “Reichstag” con la cupola ed il cono di specchi progettati dall’architetto inglese Norman Foster. Molto bello peccato che anche oggi il tempo non sia un gran ché ma almeno non piove e così possiamo fare anche il giro all’esterno della cupola. Terminata la visita prendiamo il metro e ci dirigiamo alla “East side Gallery” (la parte di muro che è stata dipinta da famosi artisti) scendiamo alla fermata di Schlesisches Tor, attraversiamo l’Oberbaumbrucke (il ponte rosso con le torri) e ci troviamo all’inizio di un lungo pezzo del muro di Berlino rimasto. Prima di iniziare la camminata propongo di dissetarci alla Lowenbrau. Fatta la lunga  camminata e  le rituali
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Zum Paddenwirt
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foto devo inchinarmi ad un panino veloce (un carry wurst nel cartoccio preso in uno dei tanti chioschetti che si trovano a Berlino) ed un pomeriggio di shopping in Friedrichstrasse (magazzini lafayette come a Parigi ecc.) mentre la famiglia è per negozi io ne approfitto per visitare il “Check point Charlie” ed i vari musei a tema e, vista la vicinanza, per farmi una Berliner pilsner dal sempre valido Maximilian.
Siamo arrivati ormai all’ultima sera e così gioco il mio asso nella manica e porto tutti nel caratteristico quartiere di San Nicola (Nikolaiviertel) che si trova proprio sotto ad Alexander Platz dove ha sede l’edificio più vecchio di Berlino la chiesa di San Nicola e tra i vari vicoli di ciottolato si trovano negozi tipici e ottime birrerie. Dato che ho avuto successo riesco a portare la truppa per aperitivo al “Zum Paddenwirt” a base di Berliner Weisse di soli 2.8 gradi un po’ acidula proprio come piace a me, mio figlio invece, si prende la Berliner Kindl Weisse con l’aggiunta di sciroppo ai lamponi da bersi con la cannuccia! Mah questi giovani. Per cena andiamo nella brauhaus che mi è piaciuta di più la Georgbrau. È  troppo  freddo  per  mangiare  fuori ed il
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locale è colmo di gente, troviamo posto in un tavolo di fronte al bancone dalla cui sinistra si accede alla cucina dalla quale escono i vari piatti (stinchi, costate, ossibuchi ecc.); mentre decidiamo cosa mangiare ordino una Hell per mia moglie ed una dunkel per me entrambe di produzione della casa ed ottime che gi gustiamo assieme a degli squisiti Brazeln. Il barman è scatenato e non smette un attimo di spillare birre (qua le Georg Pils vanno anche a metro! 12 pils in un vassoio lungo e stretto di legno). Chiudo la serata e la vacanza, finalmente illuminata da un raggio di sole che filtra dalle finestre, con una superba Hell da mezzo. Ricapitolando posso dire che malgrado la pioggia e i cantieri praticamente presenti in ogni piazza, chiesa e monumento, Berlino merita sicuramente una visita e….. soprattutto una bevuta Prosit!
Stanchi ma felici (come avrebbe detto Marco) rientriamo in albergo. Il giorno successivo, dopo aver consumato una pantagruelica colazione, ci dirigiamo, a piedi (per smaltirla) verso l’isola dei Musei; passiamo per per Gendarmen-markt una splendida piazza dove ci sono due chiese gemelle una tedesca (Deutsche Dom) ed una francese (Franzosicher Dom) ed in mezzo un imponente teatro purtroppo anche qui (come a Potsdamer platz) ci sono lavori in corso ed un bel cantiere lo troviamo anche nella piazza successiva la Bebel Platz nota suprattutto perché qui nel 1933 ci fu il famoso rogo dei libri. Sotto una fitta pioggia arriviamo di fronte al Duomo di Berlino (non è un granchè) ed entriamo per una visita; saliamo fino sopra alla cupola dalla quale si gode un notevole panorama guastato, ahinoi, dalla pioggia. Dato che piove ancora entriamo al “Altes Museum” (interessante) per una visita ai reperti Etruschi, Romani e Greci. Usciti dal museo la pioggia aumenta e così ci dirigiamo lungo Karl-Liebknecht strasse e per ripararci entriamo in un centro commerciale al termine del quale, casualmente, si sbuca davanti alla “Brauhaus Mitte” e dato che è ora di pranzo ci accomodiamo. Il locale è un pò turistico ricorda i nostri locali bavaresi, ma produce delle ottime birre (Pils, dunkel, Weizen e Saisonbier) e così, dato che sono un eterno indeciso, con la wiener schnitzel ordino un Bierkostprobe. Le prime due non sono male, soprattutto la dunkel dolce e beverina. La weizen sembrava un po’ acida ma era accettabile mentre l’ultima (che non ho capito cos’era sembrava una weizen) non mi ha entusiasmato. (per la cronaca avevo preso 4 mezze pinte altrimenti ora avrei già divorziato). Terminato  il pranzo non  piove più e così
per scambiare quattro chiacchiere con i camerieri e scattare qualche foto. Il locale è stile anni 80 con le pareti ricoperte da fotografie ed arredamento vintage. Visto che i camerieri non sono molto loquaci ed il wurstel è arrivato,torno a sedermi con gli altri e bevo un altro sorso.Questa birra non è tipica di Berlino (proviene da Colonia come si evince dal nome) e non mi entusiasma (che stia diventando un po’ troppo inglese?); malgrado questo decido di giocarmi il primo jolly della vacanza e terminato il mio boccale lo lascio vuoto in bella vista ed in men che non si dica ecco la cameriera che me ne porta subito un altro. (tradizione del locale vuole che, una volta terminata la birra, se non se ne vuole un’altra bisogna mettere il sottobicchiere sopra il calice). Chiaramente faccio lo gnorri ma la furbata non sfugge a mia moglie e così, dopo aver pranzato, devo portare tutti in Kurfurstenstrasse nella via più alla moda di Berlino ovest dove devo subire un intero pomeriggio di negozi e la classica visita, con acquisto maglietta all’hard rock cafè! In mio soccorso arriva per fortuna la Nazionale: oggi infatti si gioca Italia-Inghilterrra quarto di finale del campionato europeo. Così alla domanda “stasera gioca l’Italia ci sarà un locale con un maxi schermo che la trasmette?” rispondo timidamente “io ne conoscerei uno….se volete…”. Riprendiamo il metro per scendere a Stadtmitte risaliamo Friedrichstrasse per 50 metri quindi svoltiamo a destra in Kronenstrasse e varchiamo la soglia del Maximilian. Ci accomodiamo in un tavolo davanti al maxischermo e proprio mentre mi arriva un gustosissimo stinco e ad una Paulaner da mezzo inizia la partita. Alle mie spalle siede una coppia di signori di mezz’età inglese e ad ogni occasione mancata dall’Italia o dall’Inghilterra mi giro e facciamo un “cheers” dato che la partita và ai supplementari di cheers ne facciamo parecchi ed anche noi siamo in parità 3 hell io e 3 dunkel il britannico.arrivano i rigori ed il mio amico d’oltre manica fugge (non so se la fuga è dovuta alla tensione o alla moglie che per aspettarlo si è bevuta 4 cappuccini!) grazie ancora una volta alla Nazionale che vince e così, nell’euforia totale (anche i tedeschi tifano per noi) riesco ad assaggiare anche la loro Weizen alla spina (sempre della Paulaner) che è a mio   avviso  decisamente  meglio di quella  in bottiglia  che si  beve  da noi.
Dal sorteggione (un pochino pilotato) fatto in salotto per le ferie estive spunta Berlino e così il 24 giugno partiamo per la capitale teutonica. Arrivati in aeroporto acquistiamo la Berlin Welcome card per 3 giorni che ci consente di muoverci con tutti i mezzi pubblici della città (a Berlino c’è la metropolitana contrassegnata dalla U ed il treno di superficie indicato con la S,gli autobus ed i tram che coprono l’intera città)e di usufruire di diversi sconti nei musei, ristoranti, negozi ed altro. Saliamo sul treno che in una ventina di minuti ci porta alla stazione di Alexander Platz da qui prendiamo il metro che in 4 fermate ci scarica alla stazione del metro di Spittelmarkt davanti al nostro albergo il Titanic (che si rivelerà ottimo). Espletate la solita burocrazia usciamo dall’Hotel e facciamo una passeggiata lungo Leipziger Strasse fino a Potsdamer Platz famosa per i suoi palazzi (uno dei quali è stato progettato da Renzo Piano). Facciamo un paio di foto e, visto che siamo ormai vicini all’ora di pranzo, riprendiamo il metro per scendere alla fermata di Friedrichstrasse. Li attraversiamo il ponte sullo Sprea ed arriviamo in Schiffbauerdamm dove si trova lo “Standige Vertretung”. Prendiamo posto su uno dei tavoli posti lungo il fiume ed ordiniamo il famoso Curry Wurst accompagnato da un bicchiere di Gaffel Kolsch per mia moglia ed un boccale da mezzo per me. Mentre aspetto il  Wurstel  entro nel locale
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