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Belfasat_2017
Dopo quattro anni di astinenza dalla grande isola finalmente si ritorna oltre manica. Con partenza da Bergamo alle 10.20 ci dirigiamo verso la capitale dell’Ulster la mitica Belfast. Atterriamo alle 12.00 ora locale e prendiamo un autobus che ci scarica alle 13 alla “Europa Bus Centre”. Usciamo dalla stazione e di fronte ci troviamo una delle più belle viste della capitale nord irlandese: il  mitico “The Crown Liquor Saloon” uno dei pub più belli dell’Irlanda del Nord. In perfetto stile vittoriano il pub presenta una elaborata piastrellatura, vetri colorati, soffitto in legno intagliato e un lungo bancone in legno finemente lavorato. Di fonte al banco ci sono diversi  “separè” tutti muniti di porta ed all’interno di ognuno si trova un tavolino circondato da panche. Prendiamo subito posto in un uno di questi e partiamo con la prima birra del nostro soggiorno. Probabilmente accecato dalla troppa sete e incuriosito dalla tambureggiante pubblicità che avevo notato sulle strade ordino 3 Hop House 13 Lager 5%. non è male ma noi cerchiamo le Real Ale quindi, assieme ad un ottimo Irish Stew ci prendiamo 3 Belfast Ale della Whitewater alla pompa 4.5%.
" Pinte e Troubles "
Rygby's
The Nova Scotia
The Knights Templar
The Poste House
The Yorkshire Terrier
Una volta rifocillati prendiamo i nostri bagagli e ci incamminiamo su Grosvenor road al termine della quale, e precisamente in Springfield Road si trova il nostro B&B. dopo aver depositato le valige e scambiato quattro chiacchiere con Kevin O’Brian il corpulento proprietario, usciamo per ritornare in centro. Ma mentre siamo in attesa che termini il rosso del passaggio pedonale, notiamo alla sinistra un Pub completamente verde il “Boyles Bar”. Decidiamo di entrare ma, come purtroppo scopriremo durante il nostro viaggio, non troviamo Cask ma solamente birre alla spina e Guinness. Decidiamo per 3 Guinness, tra l’altro ottime, e ci sediamo ad un tavolino per seguire la partita del Celtic di Glasgow. .
The Maddens Bar
Mentre beviamo la nostra pinta diamo uno sguardo in giro e notiamo che le foto appese riguardano tutte episodi dei “troubles” ed ora l’impressione che avevamo avuto appena entrati diventa certezza: siamo all’interno di un locale che sicuramente un tempo era frequentato da militanti cattolici dell’Ira. Dato che hanno Sky sport chiediamo se l’indomani, in pausa pranzo, ci possono far vedere l’Udinese e la barmade ci dice di ripassare domani quando ci sarà il suo capo ma che sicuramente saremo accontentati. Usciamo e percorriamo Falls Road con i suoi famosi murales, passiamo per Divis Street e dopo circa 15 minuti ci troviamo in Berry Street pronti ad entrare al Maddens. Anche qui niente cask quindi ci accomodiamo in un tavolo d’angolo e ci accontentiamo di una Smithwick’s rossa alla spina 3.8%.
Il locale è semplice ma molto accogliente in perfetto stile “Irish”. Sono ormai le 17.30 e ci dirigiamo verso il centro precisamente in Queen’s Square dove si trova il “Mc Hughs”  un bel locale su due piani (è anche ristorante) all’interno del quale troviamo un gruppo che suona, of course, Irish Music. Qui riusciamo a trovare un cask della Whitewater (birrificio che ha sede a Castlewellan cittadina situata a sud di Belfast). Così ci sediamo di fianco ai musici e sulle note di “Dirty old town” assaporiamo una “Maggie's Leap” 4.7%. Proseguiamo quindi con una “Round Stone” della Bulmers Ireland 4%, una “HeverLee” (Belgian lager 4.8%) ed una “Sullivan’s red ale”  4% dell’omonimo birrificio. Le birre non ci entusiasmano ma l’atmosfera è favolosa, facciamo amicizia con il chitarrista che terminato di suonare con questo complesso ci dice di seguirlo presso un altro pub dove lo attendono altri musici e ci porta al “John Hewitt”. Anche qui l’atmosfera è da urlo: musica irlandese con violini, flauti, cornamuse ecc. ci piazziamo al banco ed iniziamo con 3 Samuel Adams (sempre alla spina ) così così e poi passiamo ad una “Yardsman Belfast Pale Ale” 5.6% della Hercules Brewing co. Una “Elevation Pale Ale” della Wicklow Wolf 4,8 ed una “Mosaic” della Farmageddon 6.3% tutte e tre terribili tant’è che non riusciamo a finirle. Chiudiamo la serata al banco del  “The Bridge House” il  Wetherspoon  di Belfast con 3 Adnams.
Fellows Morton & Clayton
Il giorno dopo ci risvegliamo e dopo una english breakfast iniziamo la giornata incamminandoci lungo Falls Road per visitare i luoghi dei “Troubles”, passando per la peace line, per Shankill road (la zona dei Protestanti). Questa parte della città sembra molto più “fredda” rispetto alla zona cattolica infatti, malgrado sia domenica, incrociamo pochissime persone e, cosa ancor più grave non troviamo neanche un pub! Così costeggiamo i peace walls ed infine rientriamo a Falls Road giusto in tempo per entrare al “Boyles Bar” per vedere l’Udinese.
The Duke of York
Per cena ci dirigiamo in Castle Street al “Morning Star” dove ci sarebbero anche le birre della “Hilden Brewery” la birreria di Belfast ma solamente in bottiglia e quindi pasteggiamo con 3 Harp. Rientriamo in taxi ed il tassista ci scarica di fronte al B&B praticamente davanti al “Mc Cartan’s” e quindi chi non peccherebbe? Si chiude, as usual, con 3 Guinness.
Risveglio senza troppo hangover e dopo la solita colazione ci incamminiamo in direzione del Titanic Quarter passiamo per i docks di Belfast e, dopo le foto di rito con il Big Fish sullo sfondo, arriviamo davanti al Titanic Museum  che, causa l’arrivo dell’uragano Ophelia, troviamo chiuso.

The Garrick
Restiamo al ristorante fino alle 17 circa e visto che la città è praticamente deserta e i locali sono tutti chiusi, ripariamo al “Crown Liquor” e proviamo 3 Nicholson’s Pale Ale alla pompa 4% tipica bitter ale senza infamia e senza lode. Usciti dal Crown dopo pochi passi arriviamo al “Bridge House” il Wetherspoon di Belfast e, grazie agli sconti Camra, con la modica cifra di 5.45 sterline prendiamo una “Abbot Ale” della Green King 5%, una “Haymaker” 5% ed una “Liberation Ale” 4% entrambe craft beers ed entrambe con luppolo Golding. .
Bridge House
Donegan's
Terminata la birra raggiungiamo la stazione, risaliamo sul treno e scendiamo dopo un paio di fermate e precisamente al “Botanic Quarter”, passiamo davanti alla “Queen’s University” e ci dirigiamo dritti al “Botanic Inn”, bar storico citato in diversi libri, qui ci accomodiamo ad un tavolo d’angolo ed esordiamo con 3 “Belfast Ale” alla pompa. Il locale è in stile tipicamente “Guinness” molto grande con diversi gadgets appesi ai muri ed al soffitto e con un ampio beer garden. Visto che ci troviamo bene continuiamo con un’altra “Belfast Ale” (io) mentre Keko e Denis vanno di spina con una “Maggies Lips”. .
The Last Drop Inn
The Red Lion
Il barman gentilissimo ci accende la tv e scanala fino a che non trova la partita e quindi apre anche il proiettore del maxischermo tutto per noi! E noi si va di Guinness! Slainte! Alla fine, complice la sconfitta dell’Udinese la conta delle Guinness ammonta a 4 pinte a testa più due Bud offerteci da un cliente del locale!
Verso le 14.00 usciamo e ripercorriamo Falls Road passando davanti al “Garden of Remembrance” luogo dove si ricordano i caduti dell’Ira e dove è in corso una commemorazione per alcuni di essi; giusto il tempo di fermarci per scattare qualche foto e scambiare quattro chiacchiere con i presenti che veniamo immediatamente catturati e trascinati al “Daviccs Gac Bar” (anche l’insegna è in Gaelico) ed anche questo è un pub esclusivamente Cattolico. chiaramente non esiste la Real Ale e quindi dirottiamo su 3 Smithswich’s terminate le quali usciamo dal Pub per cercare di andare in centro. Percorriamo a ritroso Falls Road e svoltiamo per Grosvenor Road ma dopo circa 500 metri veniamo invitati ad entrare al “Lower Falls Club”.
The Big Fish
Noi la buona volontà per fare un giro culturale ce l’abbiamo messa tutta ma si vede che non era destino e quindi, affranti, rientriamo verso il centro e ci fermiamo nei pressi del centro commerciale “Victoria Square” (anche qui i negozi sono chiusi causa uragano) e precisamente in Musgrave Channel road dove si trova il “Bittles Bar” un bellissimo locale, anche questo in stile vittoriano, dove non ci sono cask ma veniamo attratti da una “Yellow Crane” alla spina che viene spacciata come Real Ale.
Visto i prezzi accattivanti (una pinta costa circa 2.5 sterline contro le 4.2 degli altri locali) e la discreta scelta continuiamo altre 3 craft beers: una “Ruddles Best” 3.7%, una “Daracha” del birrificio scozzese Inveralmond 5.2%  ed una “13 Guns” indian pale ale 5.5%. rinfrancati rientriamo verso il nostro B&B ma non senza prima passare al Boyles Bar per il bicchiere della staffa. Entriamo e in men che non si dica ci ritroviamo con una pinta di Guinness in mano coinvolti in una furibonda serata karaoke dove riusciamo anche ad esibirci ed ad allargare il nostro già ampio giro di amicizie con gli abituè del locale. Chiaramente i bicchieri della staffa diventano due, tre e quattro e si chiude con un whiskey (bevuto d’un fiato) ore 00.30 locali finalmente siamo in busta.
Questa volta il risveglio è un pochino più difficoltoso e così, dopo un ovetto alla coque e un paio di succhi d’arancia, ci incamminiamo verso la stazione dove prendiamo il treno che ci condurrà a Bangor ridente cittadina sul mare per rinfrescarci con della sana aria salmastra. Verso le 11 facciamo la seconda colazione con tea e Scones ripieni ai frutti di bosco. Quindi riprendiamo la camminata lungo il mare e dopo un giretto per il paese  entriamo un uno dei due pub presenti sulla via principale “Donegan’s “, solita Guinness alla spina ma quasi nascosta si rivela una pompa di Old Speckled Hen e così vistosamente sollecitati facciamo un giro con questa inglesina.
The Nottingham Brewery
Cook & Hoop
The Kelly's Cellar
Mc Hughs
Home
Home
The Crown Liquor Saloon
John Hewitt
The Boyles Bar
The Boyles Bar
È il classico club con biliardi, tavoli per giocare a carte e spine di birra. Questa volta beviamo 3 sidri Magners e chiudiamo con 3 Guinness, secondo noi le altre birre proprio non ci azzeccano! Riusciamo ad evitare un altro pericoloso risucchio al “Crown” e raggiungiamo finalmente Commercial Court e seguendo il ciottolato secolare, passiamo a fianco al famoso murales che ritrae Van Morrison, George Best, The Edge ecc. ed entriamo al “Duke of York” locale bellissimo con diverse sale ed un lungo bancone all’ingresso ed un’altra nella sala sul retro. Nella parte anteriore un gruppo sta suonando folk irlandese e, come al solito, veniamo coinvolti dalla splendida atmosfera e chiaramente le Guinness non si contano più.
Commercial Court
The Duke of York
In realtà sembra di bere citrosidina (che vista la nostra mattinata non guasterebbe nemmeno), a fatica finiamo le nostre pinte ed andiamo alla ricerca di un altro pub (sempre a causa dell’uragano ce ne sono parecchi chiusi) per fortuna a poche centinaia di metri (svoltiamo a sinistra di Victoria Street verso Chichester Street) troviamo il “The Garrick” e li finalmente una Real Ale in Cask! Precisamente una Sharp’s Atlantic Pale Ale. Questo forse è il locale più “Inglese” che abbiamo trovato fin’ora con un bel bancone lungo in legno scuro con diverse spine in un’ampia sala con parecchi tavolini lungo il perimetro e panche imbottite stile “chester”. Separata da una porta scorrevole si trova un’altra sala un pochino più piccola ma con un banco altrettanto fornito di spine e con diversi posti a sedere. Vista la scarsità di Real Ale e l’imminente arrivo di Ophelia, ci dilunghiamo un pochino (3 pinte a testa) e quando il fusto è finito (ore 15.30 circa) usciamo alla ricerca di un posto per pranzare.
The Bittles Bar
The Bittles Bar
The Garrick
Bangor
Botanic Inn
Rientriamo verso il centro e ci fermiamo al “Kelly’s Cellar” locale situato in pieno centro con mobili ed arredamenti molto vecchi ma ben curati. I muri sono bianchi alcuni con mattoni a vista altri invece più grezzi e con diverse scritte in gaelico. Ci accomodiamo in un angolo tra due salette e prendiamo una “Rye Pale Ale” 5% la Pale Ale della Guinness
Botanic Inn
Usciti dal locale gironzoliamo per il centro e poi decidiamo di mangiarci una pizza accompagnata da una Moretti…Viva l’Italia!. Chiudiamo la serata al “Kitchen Bar” dove su diversi schermi stanno trasmettendo le partite della Champions e così ci fermiamo a guardare la tv sorseggiando un Sidro prima di rientrare in albergo.
Ahinoi è arrivato l’ultimo giorno, facciamo i bagagli e ci incamminiamo verso la stazione dove li depositiamo e ci dirigiamo verso il centro per acquistare qualche souvenir da portare in Italia. Fatte le spese di rito è arrivato ormai mezzogiorno e così andiamo a pranzo al Wetherspoon:The Bridge House bbq ribs con purè accompagnate con 3 “Hill Climb” 3.8% della Prescott. Chiudiamo la nostra splendida avventura con una Guinness per Keko e Denis ed una “Red Indian Pale Ale” della Titanic Brewery per me.
The Bridge House
The Bridge House
Sono le ore 14 e mestamente rientriamo verso la stazione dove troviamo l’autobus che ci porterà all’aeroporto di Dublino. Prendiamo posto in fondo e ci giriamo per guardare per l’ultima volta lo skyline di Belfast, città che a livello brassicolo non ci ha molto entusiasmati, ma emotivamente ci ha lasciato un segno che resterà indimenticabile.